In un caso eclatante che dobbiamo etichettare come doping russo, Ivana Kottasová e Uliana Pavlova della CNN riportano che almeno cinque importanti uomini d’affari russi sono stati trovati morti in circostanze sospette dall’inizio di gennaio, e in alcuni casi avrebbero ucciso i propri familiari prima di togliersi la vita. Quattro di questi uomini erano collegati a Gazprom, il colosso energetico russo di proprietà statale, o a una delle sue filiali.
Il primo caso documentato è avvenuto il 30 gennaio 2022, quando Leonid Shulman, capo del trasporto di Gazprom Invest, è stato trovato morto nel suo cottage vicino a San Pietroburgo con un biglietto di suicidio accanto. Solo un mese dopo, un altro dirigente di Gazprom, Alexander Tyulakov, è stato trovato morto nel suo garage nello stesso villaggio, in un apparente suicidio.
Tra i successivi decessi sospetti c’è quello di Mikhail Watford, miliardario nato in Ucraina, trovato morto nella sua casa in Inghilterra il 28 febbraio. In Russia, a fine marzo, l’uomo d’affari Vasily Melnikov è stato trovato senza vita insieme alla sua famiglia nella loro abitazione a Nizhny Novgorod, in un caso che le autorità stanno trattando come un possibile omicidio-suicidio.
Ad aprile, un altro ex dirigente di Gazprombank, Vladislav Avayev, è stato trovato morto a Mosca con sua moglie e sua figlia, e il giorno successivo è stato trovato morto Sergey Protosenya, ex dirigente di Novatek, nella sua casa vicino a Barcellona, con i corpi della moglie e della figlia nelle vicinanze. Anche se le autorità stanno trattando entrambi i casi come omicidi-suicidi, alcuni familiari delle vittime dubitano di questa versione ufficiale.
Queste morti in serie hanno sollevato speculazioni e dubbi, soprattutto riguardo ai potenziali legami con interessi aziendali e informazioni riservate, sebbene la polizia spagnola abbia escluso un coinvolgimento della mafia russa nel caso di Protosenya.
